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Passione ed emozioni

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Amo il mio lavoro e seguo i miei clienti con la testa ed il cuore. Io traduco in strumenti finanziari gli obiettivi e i sogni dei miei clienti. INTELLIGENZA EMOTIVA

Crescita del Patrimonio

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Per una donna l'attesa è qualcosa di naturale e negli investimenti la pazienza è un ingrediente prezioso. Viviamo in un mondo del tutto e subito e spesso non diamo tempo al risparmio di esprimersi al meglio.TEMPO, METODO, DISCIPLINA

Ottimizzazione degli investimenti

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La gestione del proprio patrimonio richiede coerenza con gli obiettivi prestabiliti e grande attenzione alla semplificazione e alla gestione dei rischi e delle opportunità dei mercati. COERENZA, DIVERSIFICAZIONE e DECORRELAZIONE

Protezione e Passaggio Generazionale

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Chi meglio di una madre può capire il valore generazionale di un patrimonio? Proteggere, semplificare ed rendere efficiente il passaggio della propria ricchezza agli eredi richiede un approccio emotivamente razionale. PIANIFICAZIONE

Welfare e Previdenza

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La conoscenza della propria situazione previdenziale e patrimoniale permette di creare alternative, fiscalmente incentivate, per vivere al meglio l'uscita dal mondo del lavoro. Con risorse e tempo per coltivare le proprie passioni. CONSAPEVOLEZZA

Advisory

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Inflazione e deflazione: guida all’uso.

Per fare un po’ di chiarezza, l’inflazione è un incremento costante nel tempo dei prezzi. È un indicatore fondamentale per tutti noi, poiché l’andamento dei prezzi influenza, di conseguenza, il potere di acquisto delle famiglie e il livello generale dell’economia, oltre che l’orientamento delle banche centrali sulle politiche monetarie.

L’inflazione, nella definizione accademica, è il prodotto tra la massa monetaria in circolazione e della velocità di circolazione del denaro. Un ambiente con economia vivace ed elevato reddito medio disponibile delle famiglie favorisce investimenti aziendali e consumi privati, con conseguente aumento dei prezzi e dell’inflazione.

Livelli troppo elevati o troppo bassi di inflazione, così come la deflazione,  spaventano gli investitori e danneggiano la fiducia, influendo negativamente sull’attività economica.

La deflazione, cioè il costante calo del livello generale dei prezzi, a prima vista potrebbe sembrare l’eden dei consumatori, in quanto inizialmente aumenta il potere d’acquisto delle famiglie. A lungo andare invece, induce a rimandare i consumi non necessari, con conseguente spirale di calo della domanda, calo dei prezzi, calo dei fatturati  e crisi delle imprese (recessione) ed aumento della disoccupazione.

Nell’ ultimo decennio abbiamo vissuto un mondo di bassa inflazione. 

Solitamente quando riparte il ciclo economico aumentano le transazioni commerciali e quindi la velocità di circolazione del denaro.  Dal 2007 invece, si è assistito ad un drastico calo del parametro, che ha vanificato l’ingente aumento della massa monetaria immessa sul mercato dalle banche centrali, con la “mission” dichiarata di mantenere l’inflazione al 2%.

L’aumento degli utili aziendali post crisi 2009 ha enfatizzato la polarizzazione del denaro, anche per mancanza di politiche di distribuzioni del reddito, e non si è tradotto in consumi e investimenti aziendali: questo la dice lunga sull’incertezza e la mancanza di fiducia degli ultimi anni.

L’inflazione rimarrà bassa ancora a lungo? O si stanno creando le condizioni per un suo repentino aumento, a danno delle obbligazioni e dei risparmiatori più prudenti?

Di questo parlerò nel prossimo post. Stay tuned.

Pensioni e consulenza previdenziale

 

 

Chi ha tempo non aspetti tempo” recita un vecchio adagio.

Il tempo è un elemento a cui non prestiamo mai molta attenzione: a volte pensiamo di averne tanto a disposizione e così rimandiamo le decisioni ed un attimo dopo, nel limbo dell’irrefrenabile scorrere del tempo, non ne abbiamo abbastanza per raggiungere il nostro obiettivo, qualunque esso sia.

A volte però restiamo folgorati da un lampo, da un immagine o da un pensiero che balena all’improvviso e che ci riporta con forza ad affrontare la situazione rimandata all’infinito.

Vedere nero su bianco l’importo “ridicolo” ma mai quantificato della nostra pensione è più efficace di mille parole e ci catapulta nel mondo dove “la longevità potrebbe essere il rischio più grande della nostra vita”.

Come racconta il giornalista e scrittore Leopoldo Gasbarro nella sua rubrica, bastano davvero 2 firme per iniziare a ragionare insieme.

In materia di previdenza ci distraggono il rendimento annuale, il massimo deducibile e la disponibilità o meno delle somme delle varie soluzioni, ma spesso si perde di vista il  fine previdenziale : un grande disegno di lungo periodo che comprenda la nostra idea di vita dopo il pensionamento e la libertà economica di perseguirla.

Il valore della mia consulenza è anche questo:

non dare per scontato che la persona sia informata o che abbia quantificato il proprio obiettivo, solo perché ricopre una posizione importante

condividere una regia unica ed efficiente su tutto il proprio patrimonio e su tutto ciò a cui quel patrimonio dovrà dare risposta: in primis il mantenimento del proprio tenore di vita.

Per un report personalizzato potete contattarmi, bastano 2 firme!!!

 

http://www.ilgiornale.it/news/economia/pensioni-e-rischio-povert-1728882.html

 

13 dicembre 2018: la fine del QE?


Save the date.

Il 13 dicembre si riunirà il Consiglio direttivo della BCE. Sarà una data storica perché dovrebbe sancire ufficialmente la fine del QE.

Gli esperti ipotizzano vari scenari:

La fantafinanza: c’è la teorica possibilità che la BCE, visti gli ultimi segnali da inflazione (tutt’altro che esasperata) e crescita (ancora zoppicante), prolunghi il Quantitative Easing. È un’ipotesi di fantafinanza. Sia perché Draghi ha già tracciato l’agenda lo scorso giugno, sia perché sarebbe un segnale di sfiducia troppo forte. Con il rischio di sortire l’effetto contrario alle intenzioni. Maggiori informazioni